Cronache di Resistenza/4

Il lusso che non possiamo permetterci

“Le cose sono unite da legami invisibili:
non puoi cogliere un fiore senza turbare una stella. ”
Galileo Galilei

Non voglio parlare di quello che tutti abbiamo dentro e che ci accomuna tutti, perché non serve, e poi ognuno ha già un sacco da fare a smaltire e convivere con tutto il suo carico di angosce ed incertezze.

Che altro resta da dire, mi domando allora. E allora non mi resta che alzare lo sguardo, e obbligarmi a guardare avanti, nell’indistinto che ci aspetta.

Negli anni futuri ci volteremo a guardare questi mesi e diremo: ecco, guardami qui adesso! E pensare che nel 2020… e via, partiremo con la narrazione del viaggio avventuroso che per ognuno è la propria vita.

La racconteremo da sopravvissuti, ma in qualche modo ce l’avremo fatta.

Perchè che ci piaccia o no, la vita va avanti. Perchè il futuro non arriva di botto confezionato come un pacco di Amazon: arriva frutto delle scelte e delle azioni fatte ogni istante. Anche di questi giorni, che ci piaccia o no.

Qualche giorno fa ho trovato dei semi di fiorellini rustici dello scorso anno, messi via da piantare nei vasi l’anno successivo. Non potendo andare al vivaio, sono andata a prendere la terra in giardino, una terraccia piena di sassi.

Ho riempito i vasi e ci ho piantato i semi. Cresceranno i fiori, con quella terraccia? non lo so.

Quella è la terra che ho adesso, altra non ne ho, me la devo fare bastare e piacere.

Il mio è però un atto di fede, nato da una certezza: i fiori, se non ci pianto i semi oggi, tra qualche mese è sicuro che non li avrò.

Se tra qualche mese vogliamo essere vivi e funzionanti, non smettiamo, oggi, di crederci e sperare, per quanta immane fatica costi il non lasciarsi andare.

Attacchiamoci anche alle piccole cose, ai piccoli gesti come a delle ancore.

Non posso permettermi il lusso di non essere ottimista, mi ha detto con un sorriso Luca, infermiere in un grande ospedale a Torino, uno che ogni giorno è in lotta con la morte e la sofferenza.

Ecco: andiamo da qualche parte dentro di noi, i semi sono nascosti ma se cerchiamo bene sappiamo dove trovarli.

Siamo tutti interconnessi. Come disse Galileo Galilei: se prendi un fiore, sposti una stella.

Non possiamo permetterci il lusso, oggi, per noi, per chi ci sta intorno, per l’umanità intera, di non provare a seminarli.