Meister Heckhart

Ci sono innumerevoli detti e proverbi relativi all’accontentarsi, o al vedere il positivo: vedere il bicchiere mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto, chi si accontenta gode, basta la salute e così via. Ho sempre pensato che questi motti abbiano qualcosa di “volpeuvismo” che non mi piace. Se hai la Panda e non una Audi, dai su la parcheggi più facilmente, e poi pensa a chi va in bicicletta. E’ un modo per darsi una pacca sulla spalla e dirsi, dai poteva andare peggio. E’ dirsi: dopotutto io e la mia vita non facciamo proprio schifo,ci sono tanti che stanno peggio, e per cui non mi devo lamentare.

Tendiamo ad abituarci a ciò che abbiamo. Sono tante le cose che tendiamo a dare per scontate : questa assuefazione diventa l’anticamera della scontentezza, del grigiore quotidiano, di quella malsana abitudine a lamentarsi di continuo. Certe volte siamo così invischiati nel meccanismo dell’assuefazione che rischiamo di scoprire il valore delle cose  che abbiamo solo nel momento in cui le perdiamo.

La gratitudine è riconoscere di avere ricevuto un dono di valore.  Se sto mangiando, dovrei essere grato prima di tutto del cibo, certo, ma poi di avere gli occhi per vedere il piatto fumante davanti a me, di essere seduto ad un tavolo a cui sono arrivato camminando con le mie gambe,  in una cucina calda, con un tetto in testa, in un paese in cui c’è la guerra, e così via all’infinito.

È solo una questione di prospettiva. Puoi dare tutto per scontato, abituarti a quello che hai, e non guardare mai al contributo che il resto del mondo sta dando alla tua vita. Oppure puoi cominciare a guardare le cose con occhi nuovi e scoprire che nella tua vita  qualcosa di buono c’è. E che non tutto è merito tuo. Qualcosa ti è anche stato donato, al di là dei tuoi meriti e del tuo valore.

La gratitudine non è altro che un modo diverso di guardare alle cose. È un atteggiamento, una mentalità riconoscente che allarga il respiro, e calma il ritmo del cuore. Che conta per la serenità della mente e per la salute del corpo.

Come ha detto Rumi, poeta e mistico persiano del XIII secolo: 

“La gratitudine, è il Paradiso di per se stessa.”